LIMINALE
Istallazione artistica bioenergetica
LIMINALE è l’opera pensata per Ali’ Terme. Tutto ciò che intende rappresentare in simbolo, è tratto dalle storie e dall’energia culturale che risiede ad Ali’ Terme. Luogo di confine fra Terra e Mare, Isola e Continente, Sicilia e Italia, Universo Terrestre e Universo Marino.
Liminale è l’opera che indaga e rappresenta il “Limite”. Il confine fra universi: Il regno animale e il regno dell’Uomo.
Il regno animale, terrestre, naturale è rappresentato dalla forma orizzontale, bi dimensionale e prossima al suolo del “Nautilus”.
Il regno dell’Uomo, con la sua aurea sovrannaturale, rappresentato dall’elica del DNA, inscritta nel suo cilindro di cristallo, eretto, verticale, puntato verso il celo, trasparente e mobile.
LIMINALE trova senso nelle due storie che indagano il rito liminale della passaggio fra guerra e pace, mondo umano e mondo animale, morte e rinascita e nel quale il mare è il l’antro, la soglia, il portale da varcare…
Sono l’opera “Horcinus Orca” di uno dei più illustri cittadini di Alì Terme: Stefano D’Arrigo e la storia di “Cola Pesce” che hanno ispirato l’autore che con LIMINALE affronta i temi fondamentali dell’Umanità descrivendoli sia sul piano della tradizione popolare sia sul piano della interpretazione allusiva ed esoterica.
LIMINALE usa le tecnologie più avanzate, oggi disponibili per offrire un viaggio verso l’introspezione, la riflessione, la meditazione.
L’Opera, cuce la storia di Cola e di Andrea Cambria “N’Dria”, in un ordito di luce che evidenza i punti di contatto, fra i “fondamentali” delle due storie.
L’opera si rivolge chi la osserva con tre linguaggi diversi: il linguaggio delle forme e dei materiali; il linguaggio del movimento e dell’agire; il linguaggio della parola scritta.
Forma e materiali
La forma e i materiali vengono percepiti immediatamente.
Il Nautilus ricorda a tutti l’origine marina della vita; ricorda ad alcuni il tempo delle ere geologiche che è in grado di testimoniare; ricorda a chi ha incontrato la matematica e la geometria il mistero delle costanti della Natura: la successione di Fibonacci, la sezione aurea di un segmento, il numero aureo.
L’elica del DNA, eretta verso il cielo, nel suo involucro di cristallo, indica a tutti l’Uomo. Sorto dal mondo animale e pur restandovi piantato, si innalza verso ciò ce lo sovrasta.
Il fatto che tale elica inizia misteriosamente a muoversi solo quando un Uomo spettatore – Attore, agisce sui pedali, racconta ad alcuni che esiste la possibilità di scegliere. Scegliere di agire, attraverso l’azione, lo sforzo – anche divertito – scegliere di “illuminare” l’Universo e di essere Uomini.
Il linguaggio dei materiali si percepisce in modo inconscio. L’acciao, nella sua “inossidabilità”, indica la propria incorruttibilità. Starà lì in eterno. Nulla lo scalfirà o lo danneggerà, ne il sole, nel il mare ne il vento.
Il cristallo trasparente, che circonda e protegge l’elica del DNA, è una Teca, uno scrigno, duro, robusto, sicuro dentro il quale è racchiuso l Mistero della Vita. Tale Citoplasma di cristallo “protegge ma non nasconde”. Ostenta quasi il proprio contenuto, simbolo della complessità della vita. Esso rappresenta il limite fra l’animato e la cosa; fra il “Chi” e il “Cosa”.
Movimento e azione
LIMINALE si incontra anche attraverso l’azione.
Agire, per l’umano e in genere per l’animale, è di importanza talmente grande che non esiste memoria più profonda e radicata della memoria cinestetica.
Così per svelare i contenuti dell’opera bisognerà “agire” secondo regole e modalità precise.
Si tratta di un vero rito che prevede “equilibrio”, “sforzo”, “costanza”. In qualche modo bisogna “buttarsi” sul pedale, trovare il ritmo che ci consenta di stare in equilibrio.
Più si agirà, più si svelerà l’arcano. L’elica ruoterà sino a vorticare e sulla superficie del Nautilus l’uomo si rappresenterà con la sua più alta conquista: il linguaggio.
Lo sforzo per far “vivere” “LUMAN” è minimo e potrà essere offerto anche da bambini ed anziani.
Linguaggio della parola scritta
La mente umana produce pensieri che si nutrono di parole.
I saperi vengono tramandati attraverso parole e gesti. Non esiste cultura che non abbia usato la “parola”. LIMINALE ricorre alla parola scritta, attingendo all’opera di D’Arrigo e alle tante versioni del mito di Cola Pesce.
Sarà lo “sforzo” – in una società che vuole tutto subito e facilmente – che lo “Spettatore – Attore”, dovrà profondere in termini di energia muscolare, equilibrio e attenzione, per essere accompagnato verso le tappe delle storie di ‘Ndria e di Cola Pesce. Dall’inizio del Viaggio fino alla morte e alla rinascita.
Più ci si inoltrerà nella narrazione, più sarà necessario agire sui pedali. Ci saranno parti che non potranno essere sondate da un attore solo. Sarà necessario operare in “due”. Sono le parti che affrontano “L’Amore” che è sempre un sentimento che coinvolge più anime.
LUMAN può essere letta su più strati semantici:
- quello semplice del rapporto tra sforzo e risultato;
- quello della comprensione delle storie di Andrea e di Cola;
- quello della lettura esoterica e allusiva della simbologia dei due protagonisti;
- quello del rapporto fra “sforzo” e “luce”
Far “LUCE” con LIMINALE nella piazza – luogo di aggregazione della comunità di Alì Terme – sarà un’esperienza “interessante” e “divertente”, mai banale. Lascerà volare la fantasia per i sentieri della scienza e dell’arte, segnati dai i bisogni fondamentali dell’Umanità: l’amore, il lavoro, il rispetto, l’aiuto fraterno.
LIMINALE e un’opera esperenziale “divertente”.
La “Macchina” traccia le linee attraverso la “luce”. Ogni tappa del viaggio dei protagonisti: Andrea “‘Ndria” Cambria e Cola Pesce, viene segnato attraverso segni di luce.
Per poter attingere a tali “segni”, però è necessario che lo “spettatore – attore” faccia vivere la Macchina, le doni parte della propria forza agendo sul pedale.
LIMINALE non è collegata alla “linea elettrica” perché produce da sé l’energia necessaria al proprio funzionamento.
LIMINALE produce la sua Luce in due modalità:
- Quando il “buio” – metafora del “Male” – sta per arrivare, i sensori crepuscolari, illumineranno parti della istallazione.
- Quando gli Uomini interagiranno con essa – attraverso lo sforzo, la fatica, l’attenzione, l’azione muscolare segno tangibile di “generosità” e di “Bene”-.
L’energia per animare il LIMINALE è tratta dall’Uomo.
Pedali, leve, rulli o dischi da far ruotare, pedane da far abbassare.
Il sistema ha elementi che interagiscono fra loro secondo logiche di merito “umano”
L’anziano ha il fattore di vantaggio massimo, il bambino medio, l’adulto intermedio, il ragazzo minimo.
E’ attivabile e godibile da Bambini con logiche mirate alla produzione di energia e di divertimento.
L’opera è d’acciaio inossidabile e cristallo.
L’ingombro in pianta sarà: 200 x 180 x 130
La quota massima dell’opera è 190 cm
il peso c.a 250 Kg
LIMINALE è inserita nel circuito ARTNET ed è dotata del sistema di trattamento e trasmissione dei dati.
LIMINALE ha un suo Alter Ego che vive nel Cyberspazio. Tutte le volte che un visitatore avrà agito su un pedale dell’opera fisica, l’Alter Ego digitale verrà modificato.
In un mappamondo rintracciabile in ARTNET, LIMINALE sarà tanto più brillante quanto più energia i visitatori le avranno rilasciato. Vedremo più avanti che se il visitatore/attore è dotato di uno smartphone con la APP “ARTNET” allora sul mappamondo citato, verranno segnate una serie di informazioni.
LIMINALE può essere usata così come la si trova sulla piazza di ALì Terme, senza far ricorso a nessun altra tecnologia se non quella percepibile dell’opera stessa.
E’ anche possibile però usare LIMINALE attraverso l’ APP “ARTNET” che si trova sugli store di Apple e sugli Store Android.
Quando un visitatore, che ha sul proprio smartphone l’APP “ARTNET”, si avvicinerà all’opera e comincerà ad usarla agendo su un pedale, L’opera inizierà a trasmettere al suo Alter Ego digitale le seguenti informazioni: luogo di residenza del visitatore/attore – se questi ha dato il proprio consenso – e l’energia erogata.
Sul mappamondo che raffigura tutte le opere cinestetiche e interattive di ARTNET, scoccherà un arco che unirà il luogo di residenza del visitatore/attore con Alì Terme. Tale Arco sarà tanto più luminoso quanta più energia il visitatore avrà prodotto a vantaggio dell’opera.
Nel tempo quindi su ARTNET, si potrà vedere una costellazione di archi che, partendo dai più disparati luoghi del pianeta, convergeranno su Alì Terme. Si pensi alle diverse provenienze dei turisti, degli emigrati che rientrano per le ferie o le feste patronali etc.
Si rimanda alla descrizione di ARTNET che si allega per i dettagli tecnici.